giovedì 6 luglio 2017

Una lettera col cuore....

Ciao ragazzi,
sono a scrivervi perché l'anno prossimo avrete una nuova professoressa di italiano. Io vado ad insegnare in una scuola vicino a casa, così da potermi occupare meglio della mia famiglia.
E' stata per me una scelta diffcile, ma, lo sapete bene, nella vita bisogna avere il coraggio di buttarsi nelle nuove esperienze, come avete fatto voi e con successo l'anno scorso, passando dalle elementari alle medie...
Vi volevo salutare col cuore in mano. L'anno che abbiamo trascorso assieme per me è stato molto bello. Qualcuno ha detto << scegli un lavoro che ti piace e non lavorerai neanche un giorno>>, con voi è stato così! Nonostante la mia 'impazienza' in qualche momento e qualche sgridata, per me è stato sempre un piacere incontrarvi e trascorrere con voi le miei giornate.

Ed ora un pensiero speciale per ciascuno.
Gaetano la scuola è bella, lasciati coinvolgere, cerca di scoprire cosa ti appassiona e con le tue doti riuscirai sicuramente in quello che vorrai; Marco la tua presenza è un raggio di sole, fai in modo che il tuo contributo serva sempre a migliorare chi ti sta intorno e le situazioni che vivi, le persone non potranno che apprezzarti; Michele B. non lasciarti mai condizionare dagli altri, pensa bene a chi vuoi essere e a cosa vuoi ottenere e perseguilo nonostante tutto, vedrai che avrai delle belle soddisfazioni; Davide la serietà che hai dimostrato nell'atteggiamento verso la scuola è una bella dote che vedrai ti tornerà utile in molti campi della vita; Asia usa la grinta che ti contraddistingue per raggiungere i tuoi obiettivi, non dare peso a cosa gli altri pensano di te, sii sicura di chi vuoi essere e siilo fino in fondo; Linda C. coltiva la tua fantasia, vivi tutte le avventure che vuoi, nella realtà e nell'immaginazione, sii sempre curiosa e la scuola sarà per te un trampolino verso una vita ricca e sempre nuova; Costanza metti nella vita lo stesso impegno che hai dimostrato a scuola, leggi, leggi leggi (e se hai bisogno di un consiglio scrivimi pure) hai le capacità per fare cose grandi; Michele coltiva le tue passioni, sii tranquillo e sicuro delle tue capacità, le persone che hai attorno ti sostengono sempre; Luca metti passione e costanza in quello che fai e vedrai che anche la scuola ti darà delle belle soddisfazioni; Lorenzo abbi fiducia in te stesso, appoggiati alle persone che ti vogliono bene e cerca di diventare la persona che vuoi essere tu senza pensare agli altri; Tommaso indirizza bene tutta l'energia che ti ritrovi, lasciati guidare da chi è più grande di te e vedrai che con la costanza che hai dimostrato riuscirai a fare delle belle cose; Giulia non aver paura di emergere, fai vedere chi sei, prenditi i tuoi tempi e chiedi, chiedi, chiedi tutto quello che ti serve per raggiungere i tuoi obiettivi; Emma col tuo sorriso hai saputo allietare le nostre mattinate, metti tutto il tuo entusiasmo nelle nuove sfide che affronterai e appoggiati alla tua famiglia che ti sosterrà sempre; Mattia pensa sempre che puoi fare, ottenere o essere quello che vuoi tu e non sottovalutarti mai; Veronica offri a tutti il tuo sorriso, appoggiati sempre alla tua famiglia e continua ad usare la lingua italiana in quel modo fantasioso e ricco che mi è piaciuto tanto nei tuoi racconti; Federico sei una casa costruita sulla roccia, salda e ferma alle intemperie, sei punto di riferimento per molti col tuo sorriso e il tuo impegno, continua a tendere una mano a tutti gli amici che te la porgeranno, e, fidati, saranno molti; Linda T. prenditi il tuo tempo ma non desistere mai dai tuoi impegni, come nella ginnastica i risultati vedrai che arriveranno; Nicolo' complimenti per i risultati ottenuti quest'anno, ricorda quindi che con impegno e costanza le tue doti non potranno che emergere; Mario vivi la scuola con serenità e spensieratezza, ascolta i consigli degli adulti che ti vogliono bene e fai quello che vuoi, senza lasciartri troppo condizionare da chi ti sta attorno, hai le capacità per fare tutto; Debora continua a sorridere come hai fatto quest'anno e pensa che le persone che hai attorno ti vogliono tutte molto bene; Samuele metti nelle cose che farai lo stesso impegno che hai dimostrato quest'anno e vedrai che bei risultati; Francesco mantieni sempre lo stesso atteggiamento sorridente e rispettoso verso tutti e vedrai che le persone non potranno far altro che volerti bene.

Infine una raccomandazione speciale per quanto riguarda la lettura. Spero di avervi fatto capire quanto amo le storie, raccontarle e condividerle. Leggere è un viaggio che non costa niente, non ti sposta di un millimetro eppure ti cambia e ti arricchisce dentro. Non si legge per imparare a scrivere, si legge per poter vivere tutte quelle vite che non vivremo mai. Appoggiatevi sempre a Teodorica che, ve ne renderete conto, è una perla rara da avere come consigliera.

Un grazie anche ai vostri genitori, con cui mi sono trovata molto in sintonia. Ho visto che tengono molto a voi e li voglio ringraziare per essere stati presenti quando c'è stato bisogno di parlare e per essersi confrontati, con me in particolare e con i docenti della vostra classe in generale, con rispetto e fiducia verso il ruolo che ricopriamo.
Mi raccomando accogliete il nuovo docente senza pregiudizi e vedrete che farete delle belle esperienze!
Spero che il calore e l'affetto del mio saluto siano arrivati, anche se tramite internet e non di persona.
Se avete bisogno la mia mail è sempre a vostra disposizione.


mercoledì 7 giugno 2017

Compiti di italiano per le vacanze estive 2017


Eccoci arrivati alle tanto desiderate vacanze estive. 
Come vi avevo annunciato i compiti estivi li potete trovare sul nostro blog.

NARRATIVA

Durante l'estate vi dovrete impegnare a leggere due libri i cui titoli vi saranno suggeriti dalla nostra bibliotecaria Teodorica. 
Vi dovrete quindi recare in biblioteca a Pingipane e prendere a prestito due libri indicando a Teodorica i vostri gusti e le tematiche di cui volete leggere. Lei vi darà i libri tra cui scegliere e vi firmerà la scheda che trovate qui sotto e che potete stampare e che porterete con voi. 
Me la consegnerete al ritorno dalle vacanze.
Una volta letti i libri farete la vostra recensione su Anobii.

SCHEDA LIBRO


ITALIANO

Dovete scegliere UNA SOLA di queste tracce. 
Il tema dovrà essere scritto sia in brutta che in bella copia. La bella copia sarà scritta su un foglio protocollo piegato e compilato alla maniera dei compiti in classe. Il tema dovrà essere di almeno tre colonne, ma anche di più (non barate scrivendo largo!). A settembre mi consegnerete sia la brutta che la bella e sarà valutato come il primo voto di italiano della seconda media.


  1. Scrivi un racconto utilizzando la seguente situazione iniziale: "Ero solo in casa davanti alla TV…"
  2. Immagina di avere a disposizione la macchina del tempo che di colpo ti proietta nel futuro e tu ti ritrovi già adulto. Prova a descrivere te stesso e la tua vita come vorresti che fosse. Il testo deve contenere indicazioni relativamente a: età, aspetto fisico, carattere, atteggiamenti, famiglia, professione, amici, interessi ed altro.
  3. È giusto che i genitori diano una paghetta regolare ai propri figli? Pensa ad almeno quattro motivi a sostegno di questa ipotesi e quattro contrari a questa possibilità. Infine esprimi la tua opinione personale. Attento il tema non è un elenco, cerca di inserire tutti gli argomenti in una riflessione continuativa e non in un elenco a punti. 


GRAMMATICA

Come compito avrete l'analisi grammaticale di alcune frasi. Svolgetela seguendo questo esempio:

E' la terza volta che sbaglio i compiti.

E' = v. essere indic. pres. 
la = artic. determ. f. s.
terza = agg. numer. ordinale f. s.
volta = sost. (sostantivo) f. s.
che = congiunzione
sbaglio = v. sbagliare indic. pres.
i = art. det. m. p.
compiti = sost. m. p.

Le parole che non ricordi cercale sul vocabolario che ti dirà il loro nome grammaticale. RICORDA che sul vocabolario si cercano le parole al singolare maschile e i verbi si trovano solo all'infinito (ovvero -are, -ere, -ire).

Svolgere l'analisi grammaticale sul quaderno:
Pag. 131 punto 4 n. 1
pag. 263 punto 4 n. 1
pag 373 punto 4 n. 1
pag. 435 punto 4 n. 1

In tutti e tre i casi NON svolgere l'esercizio ma fare solo l'analisi grammaticale dettagliata.



Buon riposo!

Risultati immagini per vacanze estive


giovedì 18 maggio 2017

Poesia - parte seconda

Ecco qua altre figure retoriche:

SIMILITUDINE

Dopo aver letto la poesia ‘A mia moglie’ di Saba siete invitati a comporre delle similitudini su queste coppie:


  1. calciatore /cavallo,
  2. bambino/primavera,
  3. sole/capelli,
  4. libertà/mare.
  5. Completa ora le seguenti similitudini:



  • La poesia è come…
  • Le arance sugli alberi sembrano…
  • Il fiume in piena pare….
  • La campagna d’estate sembra….


METAFORE

  • Fare una sviolinata
  • Avere le mani bucate
  • Rimboccarsi le maniche
  • Prendere a pesci in faccia
  • A monte
  • Essere un grissino
  • Far cantare qualcuno
  • Metterci una pietra sopra
  • Cogliere la palla al balzo
  • Alzare il gomito


Per scoprire il significato di ogni espressione metaforica prova a leggere le seguenti frasi:


  1. Se ti fanno una sviolinata, non stanno suonando il violino per te, ma…
  2. Se ti rimproverano di avere le mani bucate, non significa che le tue mani siano brutte o screpolate, ma che…
  3. Se qualcuno ti dice che devi rimboccarti le maniche, non devi preoccuparti se in quel momento non indossi una camicia, ma…
  4. Se ti prendono a pesci in faccia, non ti stanno tirando pesci sul viso, ma…
  5. Se ti dicono che il problema è a monte, non devi andare a cercarlo in montagna, ma…
  6. Se ti dicono che sei un grissino, non devi pensare di aver capito male (grassino, forse?), ma…
  7. Se senti dire che la polizia è riuscita a far cantare l’assassino, non significa che alla polizia piace ascoltare canzoni, ma che…
  8. Se, dopo una discussione, ti chiedono di metterci una pietra sopra, non devi guardarti intorno in cerca di qualche ciottolo, ma..
  9. Se un amico ti consiglia di cogliere la palla al balzo, non devi pensare che ha voglia di giocare a calcio con te, ma che…
  10. Se qualcuno, prima di salire in macchina, ti chiede se hai alzato il gomito, non devi ricordarti se nell’ultima mezz’ora hai alzato le braccia, ma se…


PERSONIFICAZIONE 

Immagina ad esempio di voler personificare: il sole

Che fa? Sorge, tramonta, splende, illumina, riscalda….

Trasforma le azioni elencate in altre, in parte simili, ma compiute dall’uomo:

sorge: si sveglia al mattino
tramonta:
splende:
illumina:

Come nell’esempio personifica:

  • il tuo zaino-cartella (cosa fa, come si sente, cosa pensa, cosa desidera…)
  • Il banco di scuola
  • Un uccellino in gabbia
  • Un pallone di calcio
  • Un computer

Tace, mormora,
sospira
urla sulla cresta
degli alberi, si arresta
piano respira
rotola sull’erba
pizzican le guance delle fanciulle
e s’allontana,
scompiglia i capelli
dei monelli
e fugge via
vestito d’azzurro e verde
di colpo tace, si perde.

Abbiamo descritto il vento come se fosse una persona e con le parole disegna il suo muoversi, agitarsi, parlare.

Imita il poeta: aggiungi delle parole alle seguenti personificazioni: il mare, l’auto, la lavagna…

lunedì 1 maggio 2017

Ancora poesia: le figure retoriche

Cerchiamo di capire cosa significa senso connotativo e denotativo

E prendi carta
bianca
o azzurra verde rossa
di ogni colore,
un lenzuolo spiegato
una gran sabbia liscia*
acqua pulita,
carta aria*
per una penna di fumo,
carta mare*
per una penna pirata.
Carta nera
se sei Penna Bianca
ma non carta carbone.
Prendi una carta non confusa, chiara
che aspetti il segno come un prato di neve*
la tua corsa strillata.
Dunque
ogni carta va bene
purché sia spazio abbastanza
e silenziosa.
Roberto Piumini

Spiegazione della poesia


Ci inoltriamo ora nella foresta delle figure retoriche!


  • ONOMATOPEA 



1. Ora pensate a tutti i suoni che ci vengono in mente e scrivere a chi appartengono:
Tic tac – sveglia
Crac – un vetro che si infrange…

2. Quelle che seguono sono alcune voci onomatopeiche che dovete abbinare alla frase che si adatta loro:
slam; slurp; sgrunt; bau bau; gulp; grrr; drin drin; cra cra; ciuf ciuf; splash; tic tac; smack; pim pum pam; crac; clap clap

1. Lo spettacolo è stato un vero successo.
2. Passa il treno a vapore, quanto rumore fa!
3. Il cane dei miei vicini non la smette di abbaiare.
4. La porta dovrebbe essere chiusa delicatamente, invece lui la sbatte sempre.
5. Sono salito sul ramo del pero, e quello si è rotto sotto il mio peso.
6. Vieni qua, ché ti do un bel bacio!
7. Hanno suonato il campanello, chi va ad aprire?
8. Quando sono arrivato l’ufficio postale era già chiuso, che disdetta!
9. Che strano rumore proviene da questo pacco: sembra una sveglia…
10. Via tutti, devo fare il tuffo più bello del mondo!
11. Che bel gelato! Posso assaggiarlo? Che buono!
12. Quando ho visto quanto mi sarebbe costata quella riparazione, quasi mi veniva un accidente!
13. Ma che voce brutta hai! Sembri una cornacchia!
14. Ho scoperto che mi hai mentito ed adesso sono arrabbiatissimo con te!
15. La notte di Capodanno si sentono scoppiettare petardi per ogni dove.

Tratto da: www.adgblog.it

3. Scrivi di fianco alla parola onomatopeica la cosa che la produce:
Es: tonfo: oggetto pesante che cade

sciacquio
gorgoglìo
tuffo
sciabordio
boato
scoppio
clangore
fragore
fruscio
sussurro
lampo
ticchettio
tintinnio
sfrigolare
friggere
balbettare
tartagliare
borbottare
stridulo
cozzo
schianto
acciottolio
lugubre
tetro

Animali:
abbaiare,
guaire,
latrare,
miagolare,
muggire,
belare,
gloglottare,
bramire,
cinguettare,
grugnire,
gracidare,
ululare
nitrire
ragliare
gracchiare
starnazzare
squittire
ronzare
chiocciare
mugghiare


  • ALLITTERAZIONE >
“Trentatré trentini trotterellando tornavano da Trento…” la conoscete… è una filastrocca e uno scioglilingua famoso. Ed è anche un’allitterazione, vale a dire un modo di fare poesia ripetendo uno o più suoni in parole successive. È una tecnica molto efficace e viene spesso utilizzata anche nei modi di dire e nella pubblicità e nei proverbi, oltre che nella poesia modi di dire: far fuoco e fiamme; mettere a ferro e fuoco; vivo e vegeto; tener testa; tessere trame; stinco di santo; andar per mari e per monti; slogan pubblicitari: Prezzi pazzi; Amadori per veri amatori; Coca Cola…………. proverbi: chi dice donna dice danno..…chi dorme non piglia pesci….

“Una fila di formiche nere
forma la felicità del formichiere.
Con la lunga lingua le sugge
e di piacere in cuor suo si strugge”.

“Senza sole sto in silenzio”
Mormora la meridiana al monaco Menanzio.

 “Passano passeri lievi come pensieri
sulla tettoia tanto son leggeri”

D’Agosto l’aragosta si gusta con la crosta
ma giuro che una goccia d’angostura non guasta!

“Fresche le mie parole nella Sera
ti sian come il fruscio che fan le foglie…”
D’Annunzio

Eugenio Montale:
“Trema un ricordo nel ricolmo secchio
nel puro cerchio un’immagine ride…
Ah che già stride la ruota…”

Nei Malavoglia così scrive Giovanni Verga:
“ Il mare è amaro e il marinaio muore in mare…”

Cominciamo col costruire catene di parole allitteranti:
ramarro – rosso – raro – ruggine – rosa – rampa – rima – rami – robinia – resto – rombo – rimane – rabbia – rassegnato – riprende – rabbioso - riso – riscalda – ricco – ritrovo – rododendro – rosa – ragno – ronzio – Renato – rubato – riflessi - ramati – rendita- ronfa….

Ora scegliamo fra queste parole quelle che ci possono servire a creare una breve composizione, perché sono legate fra loro da una qualche vicinanza di significato o di relazione. In questo caso direi di partire dal ramarro:
ramarro – raro – rampando – rami – robinia – ragno – rosso - rassegnato – rabbioso - riprende – riflessi - riscalda – ramati -ronfa

Proviamo:
Un raro …………..
smeraldino dai riflessi…………..
correva …………………….
sui rami di una………………
dietro una grosso ragno …………….
Ha perso la preda!

…………………………. s’arrende,
rassegnato ……………..
la strada, pigro si …………………
sul muro assolato, presto
s’addormenta,
…………….. beatamente.

Completate la composizione con le parole che sono state scelte ma non sono state usate e poi cercate un titolo.

Un’altra catena di parole che contengono allitterazioni:
stamattina – stanno – sole – stufano – stalla – sono – sembrano – stanchi – signore – scappati – salute – sinceri – sempre – soffia – spingono – sfondo – silenzio – solo – serpenti - senza

Adesso tocca a te:
………………………………………….
………………………………………….
………………………………………….
………………………………………….
………………………………………….
………………………………………….
………………………………………….
………………………………………….
………………………………………….

Dall’allitterazione è facile ricavare un gioco di parole molto divertente: il tautogramma, che non è un tatuaggio del vostro cardiogramma, ma una composizione con parole che iniziano con la stessa lettera:

F
Felix furbo felino,
fulminante furetto
flessuoso, fugge
fra felci, fronde,
foreste fatate,
fulgido folletto,
felice figlio di fata Fortuna!

Provate a creare un tautogramma in C:
Coperto – cera –caspita – cortile- come – cammello – cado – certo – cose – certe – cieco cuoio – crollando – capitano – calza – corre – chi – cammino – calzature – come
……………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………….

I tautogrammi sono spassosi e possono servire a descrivere un animale, un gioco, una persona usando le lettere che si preferiscono. Provateci!
Un esempio, con il nome Marina, proviamo a descriverla usando tautogrammi per ogni lettera del suo nome:

Mamma mia, miracolosa Marina,
Artista, amabile, angelica
Risoluta, rende reali
Impossibili imprese inoltre
Non negativa
Accetta amichevoli aiuti. 

mercoledì 26 aprile 2017

Ancora poesie: gli STORNELLI e gli HAIKU per imparare a contare i versi

Un verso di una poesia è la sua unità principale, e corrisponde grosso modo ad una riga: la lunghezza del verso determina il ritmo, lento per versi lunghi, veloce per versi corti. I versi si classificano per il numero delle sillabe di cui sono composti.
  • il monosillabo 
  • il binario 
  • il ternario 
  • il quaternario
  • il quinario 
  • il senario
  • il settenario
  • l’ottonario 
  • il novenario 
  • il decasillabo 
  • l’endecasillabo
Per imparare a contare i versi ci eserciteremo nella composizione di stornelli e haiku.

Stornelli (tratto da Wikipedia)
Lo stornello è un tipo di poesia generalmente improvvisata molto semplice, d'argomento amoroso o satirico, affine alla filastrocca. Lo stornello è tipico dell'Italia centrale, in particolare Toscana, Lazio e Marche, successivamente si è diffuso anche nell'Italia meridionale.
Secondo alcuni storici della letteratura e della musica, il termine stornello deriverebbe dall'uso di cantare a storno e a rimbalzo di voce da un luogo ad un altro.
Questo tipo di componimento è costituito da un numero imprecisato di strofe dalla struttura molto semplice. Ogni strofa è solitamente composta da tre versi:
  • il primo verso è un quinario, e generalmente contiene l'invocazione ad un fiore;
  • gli altri due sono endecasillabi, di cui il primo è in consonanza ed il secondo in rima col verso d'apertura.

In genere questo tipo di componimento viene accompagnato da musica o cantato.

Un esempio tipico di stornello "con fiore":

« Fior di giaggiolo,
Gli angeli belli stanno a mille in cielo,
Ma bello come lui ce n'è uno solo. »

(Tozzetti e Menasci - Cavalleria rusticana)

Fior di limone
A fine maggio ne ho le tasche piene
E a scuola non vado con convinzione

Fiore di fico
Domani vado al ristorante greco
Come sempre mi accompagna un amico

Haiku

L’haiku è una antica forma di poesia giapponese.
Tre versi lievi e profondi che catturano attimi, stagioni, il vibrare di una consapevolezza.
Tra i molti sentimenti presenti in un componimento i principali possono essere:

Sabi, il silenzio: il sentimento della solitudine, del distacco, della calma.

Wabi, l’imprevisto: lo stato d’animo prodotto da qualcosa di inaspettato che attira l’attenzione e risveglia dalla malinconia.

Yugen, il misterioso: lo stato d’animo prodotto dal fascino inspiegabile delle cose, il sentire un universo ‘altro’, colmo di misteriosa unità.

E’ lecito chiedersi se abbia senso in occidente provare a comporre haiku limitandosi a replicare una forma, noi così lontani da quel mondo e da quel tipo di sensibilità.
Lo ha, secondo noi, se dell’haiku si prova a cogliere lo spirito leggero. Se si utilizza il pretesto formale del canone 5-7-5 sillabe per esercitarsi nella sintesi e nella capacità di vedere il minuscolo. Da parte nostra ci vuole molta ironia, molta voglia di giocare con le parole. Lasciamo ai poeti seri ogni tipo di riflessione, noi siamo quelli impegnati a contare sulle dita. 

COME SI COMPONE UN HAIKU

primo verso: 5 sillabe
secondo verso: 7 sillabe
terzo verso: 5 sillabe

Si inizia dall’osservazione, dai momenti di tutti i giorni, dal cogliere l’attimo. Scegliamo una parola che ci colpisce, ne contiamo le sillabe, ci giriamo un po’ intorno… e l’haiku è già composto!

Il testo è preso dal bel sito: https://haikusedutisottolaluna.wordpress.com/

Provare a scrivere un haiku su una di queste situazioni:


  • primo giorno di scuola
  • l’inizio delle vacanze
  • il primo bagno al mare
  • un abbraccio quando sono triste
  • l’alba
  • il tramonto
  • la colazione
  • l’amicizia
  • l’amore per un animale domestico
  • scegli tu....


domenica 23 aprile 2017

Le congiunzioni

Le congiunzioni in italiano possono essere di sue tipi:

COORDINANTI o  SUBORDINANTI: le prime uniscono due frasi o due parole mettendole sullo stesso piano; le seconde invece collegano due frasi in cui una delle due è il 'capo' dell'altra.




Ora svolgiamo innanzitutto questi esercizi assieme:

1. Completa l'inizio di questa frase con una congiunzione coordinante differente e spiega poi il diverso significato che assume la frase:

ARRIVA L'ESTATE....

2. Completa le seguenti frasi in senso logico e facendo attenzione al significato di ogni congiunzione subordinante, cerca poi di darle un nome:

Telefonerò subito a casa…
prima di ...
prima che …
dopo …
benché …

Non mi andava affatto di incontrarlo…
perché …
–      sebbene …
dopo che …
–      ogni volta che …

Decisi di andarmene…
–      in quanto …
purché …
se …
nonostante …

Li aiuterò…
anche se …
poiché …
a condizione che …
ovunque …

Ha continuato a scrivere poesie…
benché …
che …
–      visto che …
–      eppure …

Ti ha fatto un regalo stupendo…
–     per …
–     quasi che …
–     dato che …
–     così che …



Ora svolgi questi esercizi online per allenarti:





lunedì 10 aprile 2017

Poesia, i Limerik

Dopo aver provato a scrivere qualche poesia in rima ci confronteremo con chi ha fatto dei nonsense un suo cavallo di battaglia!

Edward Lear

Ora esercitati anche tu!




Ancora esercizi

Limerik a più non posso!


Ecco i lavori più belli dei ragazzi:

c'era un pescatore di Firenze 
che pescava senza lenze
tutti lo hanno filmato
ma il pesce nel secchio lo aveva comprato
oh quel imbroglione di Firenze.
Michele Frassineti

C'era un vecchio di Savona
che beveva la birra Corona
un giorno si ubriacò
e per terra andò
a quell'ubriaco di Savona
Francesco Zuccherato

Questo è l'uomo di Torino
è veramente Juventino
il Barcellona non passò
e il Real  Madrid la Juve massacrò
questo è l'uomo scarso di Torino che è anche Juventino
Michele Bertilotti, Mattia Palmisani

C'era un bambino di Salerno 
che non stava mai fermo 
era un gran burlone 
e un bel cicciottone 
quel simpatico bambino di Salerno  
Asia Caon 

C'era una serva di Ravenna 
che camminava lungo la Senna 
e poi disse vedendo riflesso il suo viso 
quasi quasi assomiglia al riso
povera riflessa la serva di Ravenna 
Veronica Ragazzini

C'era il sindaco di Ravenna
che scriveva al suo amico di penna
ma il suo amico era immaginario
e lui lo chiamava Dario
quel pazzo sindaco di Ravenna
Federico Sabbatani

Il pazzo di Ravenna
che affogò nella Senna
gli piaceva la Francia
e morì col mal di pancia
il pazzo di Ravenna
Nicolò Tassinari

C'è una nonna di Ravenna 
che comprava una renna 
la renna diceva buongiorno 
e io ridevo tutto il giorno 
la super nonna di Ravenna 
Tommaso Marangoni 

C'era un babbo pigrone 
che era un gran dormiglione
un giorno si addormentò
e di lavorare sognò
quel babbo pigrone
Linda Tassinari